Dicci chi sei, cosa fai nella vita di persona e nella vita di artista e come mai sei qui.
Sono Cristina Aldrighi, nata a Trescore Balneario (Bg) nel 1981, maestro d’Arte e laureanda all’Accademia di Belle Arti di Brera di Milano. Svolgo il ruolo d’assistente del prof. Geremia Renzi all’Accademia di Belle Arti di Brera.
Presentati con un’opera d’arte del passato di qualche grande (o non grande) artista e perché.
Nessun artista per quanto più bravo o abile di me potrà mai svelare la mia vera natura e la ragione per cui faccio arte.
La cosa che non sopporti e la cosa che ami nel mondo dell’arte?
Sono ancora giovane ho trentuno anni ma ho capito che in arte non si può fingere di sapere solo perché il ruolo dell’artista va di moda, perciò non approvo le persone che usano l’arte per sentirsi importanti o eccentrici , essere uno scultore è impegnativo così come dovrebbe essere per qualsiasi altra professione . Platone ha scritto che ogni persona ha un suo ruolo nella società e perché questa sia giusta ognuno deve sapere quello che sta facendo e soprattutto dedicare corpo e anima a un mestiere, uno soltanto così potrà svolgerlo al meglio.
La persona o l’evento che ti ha cambiato la vita (a livello artistico)
Una persona un giorno mi disse che non è facile la strada dell’artista e oggi posso dire che aveva ragione.
Ci sono attimi che bisogna fare delle scelte per poter andare avanti a essere uno scultore e questi attimi avvolte ti cambiano la vita.
Hai già visto Camo? Che impressione ti ha fatto?
Non ho mai visto Camo sarebbe bello poterla vedere.
La tua opera biglietto da visita
“L’Assunta” scultura in ferro 2010 misure 80x70x140, opera in permanenza, spazi Ricoh di Milano.
Anteprima sul tuo lavoro che esporrai.
Sto preparando un’ opera che parli di me e di tutto quello che ho appreso fino a questo istante, nell’opera voglio che si veda chi sono, cosa faccio e dove sto andando
Cosa saresti se non avessi fatto l’artista?
Sarei quello che sono adesso: una donna.
Museo a Cielo aperto di Camo: come lo vedi il cielo sopra il progetto?
Il museo a cielo aperto per me è un posto, un luogo, uno spazio puro perché quando il cielo è sopra noi esseri umani, tutto diventa più semplice; quando non si ha paura di mostrare se stessi al mondo, per quello che si è veramente allora si respira un’aria pulita e quando vi è apertura nelle persone si comprende che non si è soli.