Dicci chi sei, cosa fai nella vita di persona e nella vita di artista e come mai sei qui.
Mi chiamo Damiano Fenoglio, nella vita di persona sono in quella fase tra l’aver finito di studiare all’Accademia di Belle Arti ed il pentirsene cercando (ancora) un lavoro, nella “vita di artista” ho fondato assieme ad altri due amici illustratori il gruppo Maciste, un collettivo di illustrazione e grafica freelance. Sono qui nonostante tutto.
Presentati con un’opera d’arte del passato di qualche grande (o non grande) artista e perché.
Uhm, facciamo qualcosa di Van Gogh, uno di quei quadri col sole gigantesco, dove tutto il paesaggio è fatto di carne e senti le pennellate come un qualcosa di simile a quelle vibrazioni sulle braccia di quando si prova una forte emozione “a pelle”. E’ una sensazione che rispecchia tutto quello che io possa desiderare da un’opera d’arte.
La cosa che non sopporti e la cosa che ami nel mondo dell’arte.
Nel periodo in cui ho studiato all’Accademia facevo cose da artista contemporaneo, e sentivo scivolarmi tutto via dalle mani, e da me stesso in generale. Mi sono ritrovato in un meccanismo nel quale portavo avanti un discorso che si faceva via via sempre più intellettuale, complesso e sostanzialmente inutile. Nel mondo dell’illustrazione ho ritrovato un mondo di persone che cercano di fare cose belle per sé stessi e per gli altri, è un discorso forse un po’ superficiale, il mio, ma mi piace così.
La persona o l’evento che ti ha cambiato la vita (a livello artistico).
Non saprei, probabilmente niente che abbia a che fare con l’arte visiva. Una volta cercavo di disegnare nella stessa maniera in cui cantava Bonnie ‘Prince’ Billy nei primi dischi, o Nick Drake, adesso vorrei disegnare nel modo in cui canta Colin Meloy, è sempre comunque una questione di sensazioni. Questo potere di “cambiare la vita” a livello artistico l’ho sempre sentita più nella musica che in altro.
Hai già visto Camo? Che impressione ti ha fatto?
No, la visiterò di sicuro prestissimo!
La tua opera biglietto da visita.
Non penso di averne una, mi sembra di cambiare un sacco man mano che passa il tempo. Presento quella che è stata il mio biglietto da visita per il museo a cielo aperto, piace ancora ad un sacco di gente.
Museo a Cielo aperto. Come lo vedi il cielo sopra il progetto?
Mi ci immagino un cielo di settembre, è bellissimo il cielo a settembre da quelle parti. Lo so perché ogni tanto faccio una strada che passa là vicino con la macchina, poi comunque il cielo in autunno è dappertutto bello.
Anteprima sul lavoro che esporrai.
Sarà una serigrafia a due colori tratta da un disegno fatto a matita e tavoletta grafica, sembra un pasticcio, invece sarà una cosa molto intima, penso.
Cosa saresti se non avessi fatto l’artista?
O meglio, quello che sarò: non ho intenzione di fare l'”artista” nella vita. Spero di trovare presto un lavoro normale, poi, riuscissi mai a guadagnare qualcosa con il lavoro di illustratore, ne sarei felicissimo.