Dicci chi sei, cosa fai nella vita di persona e nella vita di artista e come mai sei qui.
Sono lusingata per essere stata invitata da Claudio a partecipare al progetto di Camo, per questo
Sono qui e anche perché mi si confà molto la possibilità di installare un mio lavoro “all’aria libera”.
In me la persona e l’artista cercano l’unione in un’unica essenza. L’arte, per me è stata una scelta di vita dalla nascita come intimo bisogno di scoprire il mio essere. Mi permette di entrare in contatto con lo sguardo del mondo esterno.
Ciò che creo oggi rappresenta un modo di portare l’arte come strumento a servizio di ciò che ci nutre da sempre.
Nata da un’intuizione riflessiva su quanto ci siamo allontanati dalla terra e da noi stessi, esattamente come la mia pratica di terapeuta, a sostegno delle persone, propone di riavvicinarsi alla propria essenza ricercando la consapevolezza di se attraverso il contatto con il proprio corpo.
La cosa che non sopporti e la cosa che ami nel mondo dell’arte?
L’arte è una libera e naturale intuizione che attraversa l’artista per poi prendere una forma non precostituita e lontana da finalità strettamente materialistiche. Altrimenti non è arte.
La tua opera biglietto da visita?
Piccola Acacia 2011 – cm 8 x 32 cm – carbone su cartone riciclato
Museo a Cielo aperto. Come lo vedi il cielo sopra il progetto?
Vedo un bellissimo cielo di luna nuova, una luna di buona semina e meravigliose raccolte di persone curiose di godere dell’arte en plein air sotto un cielo dove, immagino, possa nascere un dialogo interessante.